Intervista al manager sulla stagione 2018
E’ appena passata una settimana dalla conclusione del campionato ed abbiamo fatto quattro chiacchiere con il manager Alessandro “Mezzo” Bortolomai ecco cosa ci ha raccontato….
Ciao Mezzo, senza girarci troppo intorno, descrivi questa stagione?
” Da quando con Basilico abbiamo definito il roster per il 2018, sapevamo che gli obbiettivi erano cambiati, inutile dire che con i nuovi innesti ci siamo rinforzati, l’obbiettivo, vista anche la formula del campionato erano i playoff.
Abbiamo iniziato la stagione nel migliore dei modi, poi abbiamo avuto un leggero calo ma la nostra forza è stata non cedere, rimboccarci le maniche e continuare per la nostra strada. Affrontare il campionato con soli italiani poteva essere uno svantaggio visto che praticamente tutte le altre squadre disponevano almeno del lanciatore straniero, contro il quale abbiamo fatto quasi meno fatica che contro gli italiani, questo è un aspetto sul quale lavorare, non bisogna adattarsi al livello di chi hai di fronte ma devi sempre tenere alta la concentrazione e giocare al massimo.
Tirando le somme di questa stagione non posso che essere soddisfatto, abbiamo raggiunto l’obbiettivo che ci eravamo fissati e una volta ai playoff abbiamo cambiato marcia, abbiamo dimostrato di poter competere contro chiunque, l’approccio alle partite importanti è quello che mi è piaciuto di più della squadra.”
In pochi anni dalla tua conversione in manager, hai portato la squadra ai playoff ed a un soffio da una storica promozione in A1, qual’è il tuo segreto?
“Non ho nessun segreto e nessuna bacchetta magica, ho solo tanta determinazione in quello che faccio e cerco di trasmettere la mia passione agli altri, l’unico segreto non è il mio ma quello dei giocatori, che hanno lavorato duro e con voglia da gennaio ad oggi per arrivare alle finali, io ho solo cercato di far rendere tutti al meglio.”
Tecnicamente e umanamente, quali sono i pregi e i difetti di questa squadra?
” Come ho già detto i pregi della squadra sono stati sicuramente l’approccio alle partite importanti e la fiducia reciproca, quando qualcuno era in difficoltà gli altri cercavano di aiutarlo, quando la squadra ha subito il calo non si è arresa ma ne è uscita grazie al gruppo.
Per quanto riguarda i difetti ovviamente c’è l’altro lato della medaglia dell’approccio, non possiamo adattarci a chi abbiamo di fronte ma dobbiamo sempre affrontare gli avversari con la cattiveria agonistica e la voglia di fare bene.
Dal punto di vista tecnico penso ci sia sempre tanto da lavorare, lo sport è in continua evoluzione e chi pensa di essere arrivato perde terreno…”
Quanto pensi sia fondamentale il mix di veterani e rookies nel Senago baseball?
” La nostra squadra quest’anno non era giovanissima, ma abbiamo continuato a inserire giovani, e abbiamo avuto anche delle indicazioni positive. I veterani devono aiutare sempre i rookies ma è fondamentale farlo nel modo giusto, bisogna avere pazienza.